Ancora un episodio di efferati maltrattamenti che proviene da Lucca. Lo scorso mese di marzo P.L., soggetto con disturbi psichiatrici associati all’assunzione di alcoolici e stupefacenti, si allontanava arbitrariamente da una comunità terapeutica residenziale di Lucca ove si trovava in cura, manifestando l’intenzione di tornare a casa per uccidere la propria madre.
A seguito della segnalazione al 112 NUE da parte degli operatori della struttura, erano intervenute immediatamente le Volanti e un equipaggio dell’Arma dei Carabinieri; il soggetto veniva quindi rintracciato e trasportato all’ospedale San Luca, nel reparto di Psichiatria, dove veniva ricoverato.
Come riporta la nota, a seguito delle prime testimonianze acquisite nel corso del primo intervento, venivano avviate le indagini da parte della Squadra Mobile della Questura. Successivamente, attraverso la verifica degli accessi al Pronto Soccorso della donna, si risaliva ad un evento avvenuto il precedente 15 gennaio in cui la stessa aveva riportato la frattura di entrambi i polsi, dichiarando di essere caduta accidentalmente. Le successive indagini hanno fatto emergere una situazione di maltrattamenti, con il 43 enne responsabile nel corso degli anni di una serie di atti lesivi dell’integrità fisica e psichica della donna, consistiti in minacce di morte, ingiurie, danneggiamenti di arredi di casa. Veniva inoltre successivamente accertato che l’episodio di gennaio non era stato accidentale, bensì doloso, in quanto causato da una forte spinta data dal figlio alla madre in un momento di raptus, a seguito della quale all’anziana era stata diagnosticata la rottura dei polsi, con prognosi di 30 giorni.
All’esito dell’attività il GIP, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha applicato nei confronti dell’uomo la misura di sicurezza della libertà vigilata, allo scopo di contemperare le esigenze di tutela della persona offesa con quelle di cura dell’indagato. Nella giornata di ieri personale della Squadra Mobile, con la collaborazione del Centro di Salute Mentale Adulti di Lucca, ha collocato l’uomo all’interno di una struttura terapeutica residenziale, misura provvisoria la cui durata sarà costantemente monitorata in base al comportamento tenuto dall’indagato e alle sue condizioni psichiche.