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Lottizzazione Schiavone: dopo la richiesta d’arresto si dimettono Barbato e De Floris

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TEVEROLA – Le dimissioni sono arrivate nella tarda serata di ieri. Coinvolti nell’inchiesta sulla lottizzazione Schiavone a Teverola, condotta dal pubblico ministero Cesare Sirignano, l’ex sindaco Tommaso Barbato ed il consigliere comunale Pasquale De Floris hanno rimesso i rispettivi mandati.

L’8 ottobre sono previsti gli interrogatori di garanzia, ma per loro e per l’ex sindaco Biagio Lusini, la procura ha già chiesto l’arresto.

Con un comunicato stampa, il gruppo “Teverola Futura” ha ieri comunicato che il vicesindaco Barbato e il capogruppo di maggioranza De Floris hanno rassegnato le dimissioni. “I dimissionari hanno agito con grande senso di responsabilità nei confronti della comunità, scegliendo di farsi da parte per affrontare con serenità la vicenda giudiziaria e permettendo alla squadra di governo di proseguire il proprio lavoro senza rallentamenti. Il gruppo li ringrazia – è scritto nel comunicato stampa – per l’importante contributo offerto nei mesi scorsi e per il loro impegno costante verso il bene di Teverola. Esprimiamo piena fiducia nella magistratura, certi che saprà fare chiarezza su quanto accaduto e dare risposte in merito alle questioni oggetto dell’indagine. Il gruppo Teverola Futura resta saldo e determinato nel proseguire il percorso di trasparenza e sviluppo amministrativo, nel pieno rispetto dei principi di legalità e fiducia nelle istituzioni”.

Nelle foto Tommaso Barbato e Pasquale De Floris

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