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Ligato contro Mezzero: “Sant’Andrea è mia. Io comando da Capua a Sessa Aurunca”

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FRANCOLISE – “Sant’Andrea del Pizzone è mia e comando io, la prima cosa che esce è mia, da Capua a Sessa” così Pietro Ligato rivendica il suo potere nel pretendere 20 dei 40mila euro derivanti dall’estorsione sulla vendita di un Capannone a Sant’Andra del Pizzone in località Torello, tra Luigi Miraglia che vende la struttura e Nicola D’Aniello che la compra.

Ligato senza interpellare nessuno va da Miraglia e gli chiede un regalo, il 4% della transazione da 1 milione 50mila euro e all’ennesimo diniego a pagare il pizzo, Ligato non esita a spintonarlo e a far cadere a terra l’imprenditore causandogli un’ecchimosi all’occhio. Il boss pignatarese ritiene che metà dell’estorsione spetti a lui “20mila euro sono i miei, gli altri 20mila alla famiglia”, riferendosi al gruppo di Carmine Zagaria, fratello di Michele. La ‘vertenza’ riguarda i labili confini sulla competenza territoriale tra Pietro Ligato e Antonio Mezzero. Una soluzione la devono trovare Michele Mezzero e Davide Grasso intercettati con un’ambientale a casa di quest’ultimo “ci sei andato a parlare con quello là? Dal dermatologo di Camigliano?”, per gli inquirenti il dermatologo è Pietro Ligato. L’incontro è necessario per dirimere le divergenze economiche e risolvere la questione sulle spettanze. La morte nel carcere di Opera a Milano del boss Raffaele Ligato, avvenuta il 22 ottobre del 2022, è l’occasione giusta. Fargli le condoglianze e risolvere il problema. Michele Mezzero scrive alla sorella di Pietro Ligato e riferendosi al padre morto dice: “Vi abbiamo sempre stimati, la buonanima era un nostro pilastro”. La situazione non si sblocca e viene organizzato un summit a casa di Davide Grasso insieme a Michele Mezzero, da una parte, e Biagio Ianuario e Carlo Bianco dall’altra in rappresentanza del gruppo Zagaria. Bianco, referente di Carmine Zagaria, spiega che nella vicenda si è inserito Giovanni Diana, parente di Salvatore Nobis ‘a scintilla, e amico di Luigi Miraglia, a cui prima chiede 10mila euro, poi quando sa della richiesta di Ligato dice all’imprenditore che lui è il venditore e non deve pagare. Tanto che in una intercettazione Pietro Ligato dice “a Giannino lo prendo e lo appendo”. Michele Mezzero sollecita Bianco: “Carlè o prendi i 20.000 euro e li dai in mano a Pierino o portali a noi, poi me la vedo io con Pierino” e rivendica la supremazia nella scala gerarchica di Antonio Mezzero “quello (Antonio Mezzero) ha detto in mezzo a cento di noi qua ci siamo in due, stiamo io e Michele (Zagaraia), io mi prendo il mio e a Michele se volete mandategli il vostro”.

Giovanni Maria Mascia

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