L’iniziativa quest’anno coinvolgerà 11 città italiane e si avvarrà della presenza a Roma di una scrittrice catalana
Il 23 aprile, giorno della festa di Sant Jordi (San Giorgio), dopo il notevole successo riscontrato lo scorso anno nelle librerie di Roma, la Delegazione in Italia del Governo della Catalogna ripropone l’iniziativa culturale di promozione della letteratura catalana, sulla scorta di quanto avviene a Barcellona e nel resto della Catalogna. Con due novità: l’allargamento dell’iniziativa ad altre 10 città italiane e la presenza di una scrittrice catalana.
Grazie alla collaborazione di Associazione Librai Italiani, Librerie di Roma, network Libri da Asporto e Istituto Ramon Llull, nelle librerie aderenti sarà allestito un “corner” per la promozione della vendita di libri di autori catalani tradotti in italiano. Gli acquirenti riceveranno in omaggio una rosa e alcuni gadget (una borsa con il logo della festa e una cartolina-segnalibro sulla quale sarà possibile scrivere un’eventuale dedica). Il logo rappresenta il cavaliere Sant Jordi (l’elmo) con gli elementi stilizzati caratteristici della festa, che sono appunto la rosa e il libro.
Sul segnalibro sarà riportato anche il codice QR che rimanda al canale YouTube della Generalitat della Catalogna dove sono pubblicati i videoclip del progetto “La Catalogna raccontata agli italiani”. Questa iniziativa, avviata con il lockdown del 2020, serve a spiegare storia, tradizioni, curiosità e letteratura catalane al pubblico italiano.
La prima novità riguarda le librerie aderenti. Quest’anno saranno 18 a Roma più dieci in altrettante città italiane. Ai principali capoluoghi si aggiunge Alghero, che ha legami secolari con la Catalogna e dove tutt’oggi si parla catalano.
La seconda novità sarà la presenza a Roma di Maria Barbal. La scrittrice catalana, che ha ricevuto numerosi premi, presenterà il suo ultimo libro “Tandem”, appena tradotto in italiano, e firmerà le copie acquistate, presso la libreria Altroquando (via del Governo Vecchio, 82), dove alle ore 18 dialogherà con Elena Stancanelli.
La festa di Sant Jordi nel corso degli anni si è trasformata in una peculiarità della cultura e in un momento di rivendicazione dell’identità catalana. Per questo a molti balconi di Barcellona e dell’intera Catalogna il 23 aprile viene esposta la senyera, la bandiera del Paese, diventata uno degli elementi della giornata insieme a quelli tradizionali, il libro e la rosa, che rappresentano la celebrazione della cultura e dell’amore.
La festa, infatti, nasce a Barcellona nel XV secolo, soprattutto per fidanzati e innamorati, basata sulla leggenda del cavaliere San Giorgio che salvò la figlia di un re uccidendo un drago. Negli anni Venti del secolo scorso si aggiunse la promozione del libro, nella stessa data che coincide con la morte di due grandi autori come Cervantes e Shakespeare. San Giorgio, morto martire sotto Diocleziano, è il patrono della Catalogna dal 1456.
A Barcellona, e nel resto della Catalogna, il 23 aprile è consuetudine vedere le strade e le piazze piene di bancarelle che vendono rose e libri. Si trovano volumi in tutte le lingue ma in particolare libri in catalano o di autori catalani, in quanto quello di Sant Jordi è il giorno della promozione e della difesa della lingua e della cultura catalane.