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Lettera dell’assassino di Giulia dal carcere. I genitori della vittima: “Sei un miserabile”

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SANT’ANTIMOAlessandro Impagnatiello scrive una lettera a Giulia Tramontano, la ragazza originaria di Sant’Antimo che lui stesso ha ammazzato, incinta al settimo mese del loro bimbo mai nato.

Il barman ha scelto il palcoscenico più discusso della radio italiana, ovvero la trasmissione La zanzara di Giuseppe Cruciani: a loro ha fatto pervenire la sua lettera, ad una settimana dalla sua condanna all’ergastolo per il brutale assassinio di Giulia. Impagnatiello chiede scusa a Giulia e alla sua famiglia, e fa pesanti accuse ai giudici e ai media.

”Sei un miserabile. No, non la pantegana. Tu”. E’ la frase, scritta sul disegno di un topo, che i genitori di Giulia Tramontano, mamma Loredana Femiano e papà Franco, hanno postato su Instagram e con cui rispondono, indirettamente, alla lettera.

“Ogni istante della mia esistenza è dedicato a lei, E così anche ora le prime parole sono esclusivamente per te Giuliet, per la meravigliosa ragazza che eri, che sei e sarai. Perché dentro me non cesserai mai di splendere. Per quanto inutili e imbarazzanti siano, ti porgo nuovamente le mie scuse a te, alla tua meravigliosa famiglia e a tutte le persone toccate da questo inspiegabile e folle male. Mi manchi”. Una lettera farneticante, scritta da chi Giulia ha tentato prima di avvelenare e poi ha accoltellato, mortalmente, mentre quella giovane donna era in attesa del loro bimbo.

“So che ci sarebbero tante altre cose da dire, io e te ce le diciamo tutte le sere, tu già lo sai. Ora però – scrive Impagnatiello – vorrei porre l’attenzione su qualcosa che passa inosservato: la tv e le sue vittime collaterali”. Nella lettera l’ex fidanzato di Giulia Tramontano critica poi i mezzi di informazione – “vorrei essere l’ultimo caso mediatico…”, “questa è la banalità dei media” – e i magistrati, che secondo lui avrebbero addirittura scelto le date delle udienze per “renderle più appetibili per il pubblico”.

Non andiamo oltre. Per il delitto commesso, per ciò che ha fatto, Impagnatiello non dovrebbe più essere alla ribalta della cronaca. Scontasse l’ergastolo che gli è stato inflitto (siamo ancora al primo grado di giudizio), in silenzio, senza più disturbare con lettere farneticanti la famiglia di Giulia, la famiglia di colei a cui lui ha tolto, disumanamente, la vita.

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