Legambiente Campania persegue l’obiettivo di migliorare il BelPaese puntando sul Recovery plan “da qui al 2030 se saprà utilizzare al meglio le opportunità e le risorse che l’Europa ha messo a disposizione dell’Italia con il Next Generation EU (NGEU)”.
Il documento presentato in Commissione Ambiente della Camera dei deputati da Legambiente indica le priorità di intervento e 63 progetti territoriali da realizzare insieme a 5 riforme per accelerare la transizione ecologica del Paese verso la sostenibilità. Indicati per la Campania l’acquisto treni della metropolitana di Napoli, il potenziamento trasporto pubblico dell’aree interne ed elettrificazione de porti, l’utilizzo del fotovoltaico sui tetti pubblici, la realizzazione di digestori anaerobici per il trattamento della frazione organica differenziata e una riqualificazione edilizia residenziale pubblica.
“Nel dettaglio” – commenta Legambiente – “sul fronte della mobilità per liberare le città da traffico e smog, per consentire a chi decide di rimanere nelle aree interne di poter raggiungere per lavoro e studio le città principali, per essere alla pari con la media italiana e europea di servizi a favore dei pendolari, la Campania ha bisogno di importanti investimenti per rafforzare il trasporto pubblico, un asset strategico ambientale e sociale. Dal 2011 al 2018 in Campania il calo dei pendolari è stato vertiginoso, passando dai 467.000 a 262.855 pari al 43,7% in meno, dato peggiore tra tutte le regioni italiane. In termini pratici sono oltre 204mila i pendolari che hanno abbandonato il trasporto pubblico per i mezzi privati: con una stima molto cautelativa almeno 100mila automobili in otto anni sono tornate a circolare con più ingorghi e più smog. Sono 350 i treni in servizio sulla rete regionale, con una età media dei convogli in circolazione sulla rete regionale di 19,7 anni”.