Gli agenti della “Sezione Investigativa” del Commissariato di Polizia di Nardò a Lecce, nell’ambito del contrasto del dilagante fenomeno del consumo di stupefacenti, portava a termine una brillante operazione conclusasi con l’arresto di G.A. 33enne di Porto Cesareo, responsabile del reato di detenzione di sostanze stupefacenti del tipo COCAINA e MARIJUANA.
Gli agenti hanno dapprima monitorato per ore l’appartamento sospetto, notando un via vai di persone e di veicoli che giungevano presso l’abitazione oggetto di attenzione e dopo aver sostato per alcuni attimi all’interno si allontanavano frettolosamente. Pertanto, gli agenti approfittando del successivo probabile acquirente, accedevano all’interno del giardino pertinente l’abitazione, ove era presente G.A., il quale per sottrarsi al controllo riusciva a fuggire con in mano un sacchetto. Inseguito dagli agenti, l’uomo cercava di disfarsi della droga dissolvendone parte nell’aria e parte la nascondeva tra l’erba di un campo incolto, ma braccato dagli agenti, la sua corsa cessava dopo qualche chilometro. Ripercorrendo il tragitto, gli agenti riuscivano a recuperare tra l’erba del campo, gran parte della droga seminata del tipo cocaina, pari a gr. 74,65, nonché il sacchetto con all’interno un bilancino e una banconota da 10 euro.
Gli agenti inoltre effettuavano una perquisizione nell’abitazione, nella quale si aveva modo di constatare che il vano cucina era stato trasformato in un vero e proprio laboratorio della droga. Infatti, veniva rinvenuto, oltre a materiale per il confezionamento e pesatura (accendino, coltello intriso di colla e carta, forbice, rotolo di buste, carta forno ed altro materiale), un contenitore in plastica con all’interno 20 confezioni in cellophane trasparente termo sigillate contenenti sostanza del tipo cocaina del peso complessivo di gr. 15,80; nel bagno sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso complessivo di gr. 7,09. L’uomo veniva tratto in arresto e su disposizione del PM di turno veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce, termina la nota della Polizia di Stato.
FOTO: polizia di stato