SANT’ARPINO – “È mai possibile avere paura di tornare a casa?”. E’ quanto si chiede la giovane Italia O. di Sant’Arpino, molestata, palpeggiata da uno sconosciuto in bicicletta.
Italia ha pubblicato un post sul gruppo facebook Osservatorio politico culturale santarpinese. “Ieri sera- scrive la ragazza – dopo una giornata di lavoro, torno a casa, a piedi. Mentre cammino noto che le luci dei lampioni, come sempre da un mese a questa parte, sono spente. Mi faccio accompagnare telefonicamente da mia mamma, che all’improvviso mi sente urlare. Un ragazzo che non so riconoscere per il troppo buio, si ferma accanto a me, mentre lui era sulla bicicletta. Mi ferma, mi alza il giubbotto, e come se fosse la cosa più normale del mondo, mi palpa, mette le sue sporche mani in mezzo alle mie gambe. In un primo momento resto ferma, per poi urlare. L’unica cosa che ha protetto lui erano le luci spente, l’unica cosa che non ha protetto me erano le luci spente. Ho paura adesso di tornare a casa mia, ho paura di essere MOLESTATA di nuovo, quindi caro sindaco e Comune di Sant’Arpino, posso essere al sicuro nel mio paese?”.
Evidentemente né Italia, né le altre donne sono al sicuro. Abbiamo fatto nostra la denuncia della cittadina di Sant’Arpino, nella speranza che il sindaco Ernesto Di Mattia provveda, immediatamente, a rendere sicure le le strade del suo paese, perché da una molestia alla violenza il passo è breve.
Di Mattia, proprio sul tema della pubblica illuminazione, pochi giorni fa è stato sollecitato dai tre consiglieri comunali del gruppo misto Salvatore Lettera, Francesco Pezone e Mimmo Cammisa.
“Ormai sono passati quasi 3 ANNI dall’insediamento dell’amministrazione Di Mattia e NULLA è cambiato! L’illuminazione pubblica – scrivono – è carente in molte zone e i cittadini protestano, chiedendo maggiori interventi per migliorare la sicurezza del territorio. l’art. 14 del codice civile della strada disciplina “Poteri e compiti degli Enti proprietari delle strade” stabilisce chiaramente che questi, “allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione”, devono “provvedere alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo nonché delle attrezzature, impianti e servizi e al controllo tecnico dell’efficienza delle strade e relative pertinenze’. In un recente post di “RISORGIMENTO ATELLANO” così recitava : “Le critiche uno stimolo per fare di più e meglio in tempi brevi.” Intanto , di critiche ne state avendo “TANTE” ma risultati “ZERO”, eppure basta farvi un giro di sera per il nostro territorio, sembra di stare a Beirut negli anni 90. Pensate solo a prendervi lo stipendio a fine mese e non al bene comune del nostro Paese. Se dopo più di 3 anni non riuscite nemmeno a garantire l’ordinaria amministrazione FARESTE BENE A DIMMETTERVI!”