Il premier Draghi ma rincuorato tutti gli italiani: il 26 aprile sarà una data da cerchiare in rosso, con le riaperture graduali di tutte le attività, spettacoli ed eventi. Eppure, manca qualcosa all’appello: i matrimoni. parte da qui l’appello di Michele Boccardi presidente di Assoeventi, l’associazione di Confindustria dei settori Events, Luxury e Wedding, all’ Ansa.
“Quando ieri sono state annunciate le date per le riaperture delle varie attività produttive, centinaia di migliaia di imprese, professionisti e lavoratori del comparto del wedding e degli eventi privati, sono rimasti in religioso silenzio in attesa di conoscere la data che loro più interessa. Quell’attesa è rimasta delusa e ad oggi non sappiamo ancora nulla”. Continua Boccardi: “Si è detto quando apriranno stadi, cinema, teatri, piscine, palestre, fiere, ristoranti, bar ma ancora nessuno sa quando e come potremo riaprire noi che siamo praticamente chiusi dal primo dpcm del marzo 2020 e che abbiamo subito una perdita di ricavi nel 2020 pari al 90 per cento rispetto al 2019. Siamo certi che si sia trattata di una involontaria dimenticanza e che il Governo chiarirà ad horas quando potrà tornare operativo il comparto del wedding e degli eventi privati, che tra l’altro ha già predisposto un protocollo di prevenzione per le riaperture in sicurezza con la Regione Puglia, protocollo che può servire da modello a livello nazionale”.