ChatGPT si appresta a tornare in Italia, seguendo però alacremente le indicazioni del Garante per la protezione dei dati personali. Come riporta Tgcom24, OpenAI avrà tempo fino al 30 aprile per adempiere alle prescrizioni imposte dal Garante riguardo a informativa, diritti degli interessati, utenti e non utenti, base giuridica del trattamento dei dati personali per l’addestramento degli algoritmi con i dati degli utenti.
Come riporta una nota ufficiale del Garante, in quel caso e solo allora, venendo meno le ragioni di urgenza, l’Autorità sospenderà il provvedimento di limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani preso nei confronti della società statunitense, tornando accessibile così anche nella nostra Nazione.