Il premier Draghi ha annunciato l’intesa raggiunta con Bruxelles sul piano da oltre 200 miliardi da cui passa la ripartenza del nostro Paese. Il Cdm: “Prevede un corposo e organico pacchetto di investimenti e riforme, con l’obiettivo di modernizzare la pubblica amministrazione, rafforzare il sistema produttivo e intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà”.
“Capisco le polemiche e le critiche, ma dopo tutte le sofferenze che abbiamo vissuto la politica deve trovare orgoglio per un piano mai visto nella storia dell’Unione. E noi dobbiamo dimostrare di essere all’altezza” – ad affermarlo è il sottosegretario dem con delega agli Affari Europei, Enzo Amendola, assicurando che sul Recovery non n’è “nessun contrasto con Bruxelles”. “Pubblica amministrazione, fisco, giustizia e concorrenza sono riforme che l’Italia aspetta da troppo tempo e questo governo ha la maggioranza e lo spirito necessario per metterle in campo”, ha assicurato Amendola. “Dopo l’invio del piano a Bruxelles, servono delle norme speciali, corsie preferenziali che ci consentano di assorbire i 205 miliardi di Next Generation“, ha spiegato il sottosegretario.