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Ita, sindacati: bene pretendenti, ma ora rispetti accordi su assunzioni

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“Accogliamo positivamente le notizie relative ai pretendenti che si sono fatti avanti per entrare nel capitale di Ita, perché vuol dire che la nuova compagnia aerea sta lavorando bene, soprattutto grazie al grande impegno delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori che dovrà necessariamente trovare valorizzazione e riconoscimento già all’interno della futura alleanza. A questo punto però la stessa Ita ha il dovere di rispettare gli impegni presi”.

È quanto dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti spiegando che: “parliamo di impegni come l’assorbimento del personale ex Alitalia, sia di terra che di volo, che è fuori dal ciclo produttivo ancora in regime di cassa integrazione ed è in attesa di essere chiamato della compagnia. Inoltre vanno individuate le necessarie soluzioni per l’handling e la manutenzione di Alitalia in amministrazione straordinaria, per la tutela occupazionale di tutti i lavoratori delle due realtà di eccellenza che non vanno disperse, pena un impoverimento di tutto il settore del trasporto aereo. Ci aspettiamo quindi di avere i riscontri degli impegni presi da Ita sulla conferma del piano industriale e dei relativi processi di assunzione del personale. Inoltre già domani all’incontro con i Commissari di Alitalia in amministrazione ribadiremo le nostre istanze rispetto ai rami di handling e manutenzione”.

“Allo stesso tempo è importante rendere quanto prima pienamente operativo il bacino di ricollocamento e riqualificazione del personale del trasporto aereo uscito dal ciclo produttivo, attraverso il finanziamento della norma prevista dal decreto milleproroghe”.

Concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti: “Ricordiamo che il settore del trasporto aereo continua ad essere uno dei più colpiti dalle conseguenze della pandemia e della guerra tra Russia e Ucraina, che è rimasto inspiegabilmente escluso dal Pnrr e che ancora si attendono soluzioni a vertenze come quelle di Air Italy, Ernest Airlines, Blue Panorama, Norwegian, solo per citare le più note ai media, ma non vogliamo dimenticare le aziende di handling, gestioni aeroportuali, catering, compagnie aeree straniere e pulizie a bordo. Per affrontare la crisi drammatica del settore richiediamo quindi la ripresa dei lavori del tavolo interministeriale di crisi del trasporto aereo ad oggi inspiegabilmente arenato”.

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