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Inquinamento fiume Sarno, sequestrate tre aziende e denunciati i titolari

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SANT’ANTONIO ABATE – Tre aziende sono state sequestrate per scongiurare il ischio inquinamento del fiume Sarno, mentre e cinque persone sono state denunciate per reati ambientali. È accaduto a Sant’Antonio Abate, al termine di un’azione condotta dalla polizia metropolitana di Napoli e coordinata dalla Procura di Torre Annunziata.


Nel primo caso si tratta di una ditta di vendita di parti di autoveicoli nuovi e usati ma che in realtà svolgeva attività di demolizione, in un’unica strada ma in tre aree distinte, senza alcuna autorizzazione.
Sequestrato l’impianto principale (capannone e piazzale), di parte scoperta e senza pavimentazione e di una terza porzione costituita da un capannone e da un piazzale pieni di rifiuti provenienti dallo smontaggio delle vetture. Sequestrata anche un’officina abusiva con tutte le attrezzature ubicata in uno dei capannoni, afferente alla stesa ditta. I funzionari e gli agenti della polizia metropolitana hanno inoltre verificato che tutte le acque di piazzale, intrise di olio e di percolamento derivanti dai pezzi delle auto e quindi altamente inquinanti, venivano scaricate senza alcuna depurazione sulla strada pubblica e da qui nei terreni vicini coltivati confinanti con la zona del canale Marna, affluente del Sarno.

Nel secondo caso, invece, un’attività di tappezziere per auto, lungo la stessa strada, è stata posta sotto sequestro per violazione della normativa sulle emissioni in atmosfera e la gestione dei rifiuti.

Il terzo sequestro ha riguardato, infine, un’area di proprietà di un altro soggetto, anche in questo caso per stoccaggio illecito di rifiuti. Eseguiti anche tre sequestri, per un totale di cinque aree e complessivi 4.000 metri quadri.

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