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Inferno di fuoco nel b&b di piazza Municipio: omicidio colposo per la morte di Emanuela

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NAPOLI – Emanuela Chirilli avrebbe tentato di scappare da quell’inferno di fuoco, da quel devastante incendio provocato probabilmente da un corto circuito o dal malfunzionamento della presa nel locale della sauna. Emanuela Chirilli avrebbe dovuto soggiornare una sola notte nel b&b “Il covo degli Angioni” di piazza Municipio, ma da quella stanza non è più uscita viva.

Il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo, per il momento contro ignoti, nell’indagine della Procura di Napoli che mira a fare piena luce sulla morte della giovane di Maglie, in provincia di Lecce, che avrebbe compiuto 28 anni a ridosso del Natale, uccisa dal fumo asfissiante di quella stanza. Per l’inizio della prossima settimana verrà conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo della ragazza. In quella occasione la procura (sezione Lavoro e colpe professionali coordinata dalla pm Di Monte) potrebbe iscrivere eventuali indagati come atto dovuto per dare loro la possibilità di difendersi e nominare un consulente.
    Il corpo della giovane, secondo quanto si è appreso, è stato trovato a pochi passi dalla porta d’ingresso della stanza. Forse un estremo, disperato, quanto inutile tentativo di mettersi in salvo prima che il fumo invadesse tutti gli ambienti.
    Se l’autopsia servirà a fare chiarezza sulle cause della morte, si aspettano risposte anche dalle testimonianze raccolte, dal contenuto dei messaggi del cellulare della ragazza e dall’esame delle immagini delle telecamere di sorveglianza.

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