Nel mirino delle fiamme gialle di Cava de’ Tirreni, coordinati dal sostituto Davide Palmieri, gli amministratori di un’impresa del settore edile che ha illecitamente percepito oltre 50mila euro.
Sono stati segnalati un commercialista e i due titolari della società che erano riusciti a ottenere il beneficio certificando introiti minori per l’anno 2020. Per far risultare tali perdite, i tre indagati, tutti di origine cavese, avevano documentato falsi ricavi relativi all’anno 2019, nettamente più alti, utilizzando una fattura falsa per un importo superiore a 330mila euro.
Dagli accertamenti bancari è emerso che il materiale ideatore della frode era il consulente fiscale, a favore del quale sono risultati diversi bonifici, mentre il formale responsabile della società era, nei fatti, un mero “prestanome”, allo stato irreperibile. Al termine delle indagini, su disposizione della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, diretta dal procuratore Antonio Centore, è scattato il blitz da parte dei Finanzieri che hanno sequestrato liquidità e titoli dei responsabili della società per un valore complessivo di circa 55mila euro, corrispondenti all’intero contributo indebitamente percepito.