GIUGLIANO – Il gip del tribunale di Napoli Nord ha rigettato le richieste di arresti domiciliari avanzate dalla Procura per il sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, e per il suo predecessore Antonio Poziello, entrambi tra gli indagati nell’ambito di un’inchiesta sull’appalto dei rifiuti.
La posizione di Poziello e di Pirozzi sono diversificate. Quest’ultimo, quando ha saputo di essere indagato (due mesi fa quando sono stati fissati gli interrogatori preventivi dinanzi al Gip per effetto delle riforma Nordio) si è sospeso anche dal Pd mentre Poziello si è dimesso dall’incarico di consigliere comunale.
Ora bisogna attendere se la Procura di Napoli Nord deciderà di fare ricorso al tribunale del riesame.
Pirozzi era comparso lo scorso novembre davanti al gip. Alla presenza del sostituto procuratore Cesare Sirignano, che aveva chiesto l’emissione della misura degli arresti domiciliari, il sindaco ha ricostruito quanto fatto dal giorno del suo insediamento, ovvero dal mese dell’ottobre 2020, quando l’appalto era già stato aggiudicato, e dei suoi rapporti con la ditta incaricata della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, respingendo tutte le accuse.
Per gli investigatori Pirozzi non avrebbe contestato alcune ‘penali’ alla ditta. E la ditta avrebbe poi assunto due persone segnalate dallo stesso sindaco. Il primo cittadino di Giugliano ha respinto però tale ricostruzione ribadendo di aver contestato all’impresa penali per oltre un milione di euro; cifra nettamente superiore a quelle contestate in precedenza. Pirozzi inoltre ha risposto anche in merito alla pulizia del campo rom. (In foto il sindaco Pirozzi)