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Imperia, sequestrate 9 tonnellate di sigarette di contrabbando e arrestato responsabile di nazionalità bulgara

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Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Imperia, nel contesto dei servizi volti alla repressione dei traffici illeciti, continua a garantire assidui controlli presso il Confine di Stato. In tale contesto, nei giorni scorsi, presso la barriera autostradale di Ventimiglia, i finanzieri, durante le operazioni di ispezione di un autoarticolato con targa italiana in entrata dalla Francia, hanno eseguito l’arresto, in flagranza di reato, di un uomo di nazionalità bulgara e sequestrato 9 tonnellate di sigarette prive del sigillo del Monopolio di Stato.

I militari operanti, infatti, riscontrando delle anomalie sui documenti di trasporto esibiti (C.M.R.) e diffidando delle risposte contraddittorie rese dal conducente in merito al viaggio, decidevano di approfondire il controllo anche con l’ausilio di un’unità cinofila. Grazie ad una più accurata ispezione del mezzo pesante, i militari scoprivano che all’interno del rimorchio, oltre ad un piccolo carico di copertura costituito da materiali metallici, erano presenti, inscatolate e posizionate su trenta pedane in legno, ben 45 mila stecche di sigarette per un peso complessivo di 9 tonnellate e un quantitativo totale di 900 mila pacchetti riportanti in modo grossolano il marchio Marlboro, Winston o Chesterfield e le avvertenze in lingua italiana.

Le Fiamme Gialle della Compagnia di Ventimiglia traevano quindi in arresto il cittadino bulgaro, per contrabbando di tabacchi lavorati esteri (T.L.E.) ai sensi dell’art 291-bis del Testo unico della legge doganale. Inoltre si sottoponevano a sequestro l’ingente quantitativo di T.L.E., il mezzo utilizzato per il trasporto e l’occultamento del tabacco e tre telefoni cellulari. L’arresto ed i sequestri eseguiti sono stati tutti convalidati dalle competenti autorità giudiziarie del Tribunale di Imperia. Il carico illecito, qualora venduto al dettaglio, avrebbe fruttato quasi un milione e mezzo di euro costituendo, inoltre, un potenziale pericolo per la salute dei consumatori, derivante dalla mancata verifica della rispondenza ai parametri minimi qualitativi normativamente previsti.

L’Autorità Giudiziaria ha concesso il nulla osta alla comunicazione della notizia agli organi d’informazione e stampa.

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