Nell’anno del 250esimo anniversario della morte, continuano le manifestazioni celebrative di Niccolò Jommelli, il genio musicale nato ad Aversa il 10 settembre del 1714 e morto a Napoli il 25 agosto del 1774.
Niccolò Jommelli – che la città normanna in provincia di Caserta ha già commemorato ad inizio anno – è considerato uno dei massimi esponenti della scuola musicale napoletana del Settecento e, più in generale, del panorama musicale di tutti i tempi.
Dunque, domani, mercoledì 18 settembre, il Conservatorio San Pietro a Majella celebrerà l’evento con un’inedita messa in scena de “L’uccellatrice”, intermezzo buffo in due parti musicato dal compositore aversano su libretto di Carlo Goldoni.
Con la direzione musicale di Livio De Luca e la regia di Maria Luisa Bigai, la rappresentazione sarà ospitata nel Chiostro del Conservatorio e vedrà protagonisti l’Ensemble strumentale del Dipartimento di Musica Antica del San Pietro a Majella e allievi del Dipartimento di Canto e Teatro Musicale.
Frutto di un articolato percorso interdisciplinare nell’ambito del progetto di alta formazione “Officine di San Pietro a Majella”, l’allestimento ha preso il via con l’analisi del corposo fondo jommelliano custodito nella Biblioteca del Conservatorio.
E non finiscono le celebrazioni. Ricorda, infatti, Gaetano Panariello, direttore del San Pietro a Majella: “Il 12 e 13 ottobre ospiteremo il convegno internazionale di studi L’Europa di Jommelli”.