CAPACCIO PAESTUM – Sussiste il rischio della reiterazione e quindi è congrua la misura restrittiva ai domiciliari per l’ex presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri.
Queste le considerazioni contenute nelle motivazioni del Tribunale del Riesame che commutò la misura cautelare in carcere in quella domiciliare per l’ex sindaco di Capaccio Paestum, con il tassativo divieto di accedere alla rete con dispositivi elettronici (cellulari, tablet o computer). Alfieri e gli altri indagati, tra i quali c’è anche la sorella, sono considerati dal tribunale della Libertà parti fondamentali di un ‘sistema criminale’ , quello che la Procura di Salerno ha definito il “Sistema Alfieri”. Il politico in sede di interrogatorio avrebbe ammesso di aver commesso un falso per ottenere un finanziamento regionale, giustificandolo come un gesto per il bene della collettività. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di turbata libertà degli incanti e corruzione per la gestione degli appalti della pubblica illuminazione nel Comune di Capaccio Paestum.