NAPOLI – Il post di Elon Musk sui giudici italiani ha innescato, una valanga di polemiche e critiche. Anche il procuratore generale di Napoli, Aldo Policastro, è intervenuto sull’argomento.
“Il crescendo di attacchi contro i magistrati un po’ impressiona. Siamo in una fase diversa e avanzata rispetto al passato. Di Musk si resta sbigottiti. Musk già aveva esternato contro i pm di Palermo. Non parliamo di un potente o di un miliardario qualunque. Ma di uno dei padroni del mondo: in grado di orientare, condizionare, a livello globale, pubblica opinione, consensi, affari, cybersicurezza, relazioni tra Stati”.
“È sorprendente – ha dichiarato Policastro a Repubblica – che chi rappresenta le istituzioni italiane non stigmatizzi quell’intromissione con fermezza”. “C’è un’aggressività brutale usata contro le toghe – prosegue – Mentre l’attività e le decisioni dei colleghi del Tribunale di Roma, sui trattenimenti dei migranti, rientrano pienamente nei compiti della giurisdizione e rispettano anche il diritto europeo e internazionale come previsto dalla Costituzione, fondamento del nostro Stato di diritto. Inquietano alcuni toni usati da vertici istituzionali. Con tutto quello che abbiamo alle spalle, credo la magistratura non abbia mai subìto questo trattamento. Siamo di fronte a un’idea talvolta singolare dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura”.
Rispetto alla linea del ministro Nordio “massimo rispetto e doverosa collaborazione. Ma da alcune scelte, l’abuso d’ufficio cancellato, le restrizioni per le intercettazioni, l’interrogatorio anticipato per gli indagati che aumenta i rischi di inquinamento di prove o di ritorsioni sui testi, mi pare venga fuori l’idea che non tutti sono uguali di fronte alle legge. Mentre le carceri restano un inferno, sovraffollate e dimenticate, esiste un diritto per i galantuomini e uno per i briganti?”.