CASERTA – Meno processi, più condanne. Il processo è già una sofferenza per il cittadino al quale, se viene assolto dopo dieci anni, comunque la macchina della giustizia ha provocato una sofferenza, che possibilmente deve essere evitata.
La rapidità del processo, dunque, l’abuso d’ufficio (“un errore abolirlo”), intercettazioni (“necessarie”), violenza di genere (“conta la sostanza prima delle parole di moda”), rapporti con la politica (“sereno, a ognuno il suo mestiere”) e tanto altro ancora. Sono questi alcuni degli argomenti che il procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, ospite de L’Intervista – la rubrica settimanale televisiva in onda sul canale nazionale Primaset 149 – ha affrontato, sotto l’incalzare delle domande della conduttrice, Rosaria Iodice.

L’Intervista sarà trasmessa mercoledì 2 aprile, alle ore 22, ed in replica nei giorni successivi alle ore 7 del mattino, alle 17 e nuovamente alle 22.
Giuseppe Borrelli, 66 anni, è procuratore capo di Salerno dal 2020. Precedentemente ha lavorato come aggiunto presso la procura di Napoli e, prima ancora, dal 2014 presso il Tribunale di Catanzaro.
È considerato molto vicino al procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo, di cui è stato a lungo il vice a Napoli, lavorando per molti anni all’interno della Direzione Distrettuale Antimafia.
Nella foto, il procuratore capo Giuseppe Borrelli con il direttore Antonio Arricale, nella redazione di Notix, dopo la registrazione del L’Intervista.