CASERTA – Come se non bastassero le richieste di arresto e di rinvio a giudizio per corruzione, falso e turbata libertà di incanto, oggi le accuse al funzionario del Comune Francesco Biondi sono arrivate dal collaboratore di giustizia Francesco Zagaria che lo ha accusato di aver fornito lui le notizie al clan in merito all’appalto per la realizzazione del parcheggio San Carlo, ma non solo.
Ciccio di Brezza lo ha indicato come colui che dava informazioni al clan Zagaria su tutte le gare bandite dal Comune di Caserta nelle vesti di assessore all’ Urbanistica, ruolo rivestito all’ epoca dei fatti da Biondi. Il pentito è stato controesaminato dall’ avvocato Giovanni Cantelli in merito alla posizione dell’imprenditore Michele Patrizio Sagliocchi. Il pentito ha confermato l’ incontro con Giovanni Garofalo al bar la Dolce sosta, in cui Sagliocchi avrebbe cambiato assegni per conto di Michele Zagaria per 14mila euro. Interrogato invece dall’ avvocato Mauro Iodice il pentito ha ribadito di aver saputo da Antonio Zagaria che l’ architetto Pietro Nocera si occupò per conto del clan dell’ appalto per il parcheggio San Carlo.il processo è in corso davanti alla prima sezione collegio B.
Gmm