Il Consiglio regionale della Campania respinge la sfiducia a De Luca

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NAPOLI – Il Consiglio regionale della Campania ha respinto con 35 voti la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra. A favore della mozione hanno votato 15 consiglieri (un solo assente). Ai voti del centrodestra, anche se con motivazioni diverse, si sono aggiunti quelli del M5S.

Il governatore De Luca ha lasciato l’aula senza rilasciare commenti ai giornalisti in attesa. Al termine della votazione il presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero (Pd), ha detto: “La fiducia aumenta”. La mozione di sfiducia è stata respinta con una maggioranza di 35 voti, due in più dei 33 che si erano espressi, martedì scorso, a favore della norma sul terzo mandato del presidente. 

La mozione di sfiducia per il presidente della Giunta regionale della Campania è stata bocciata ma De Luca resta “delegittimato dal suo partito”, ha sottolineato il capo dell’opposizione del centrodestra, Stefano Caldoro (Moderati e Riformisti), “È diritto dell’opposizione porre un tema così importante mentre la maggioranza ha trasformato questo Consiglio regionale in un ‘teatrino’ sul terzo mandato e sulla politica politicante. De Luca deve fare chiarezza: si candida o no? Perché, se ha deciso di farlo, lo farà il prima possibile, sciogliendo anticipatamente il Consiglio”, ha aggiunto.

“Se davvero il centrodestra ritiene che il Presidente De Luca e questa maggioranza hanno fallito, non dovrebbe alcun problema a scendere in campo e ritenere di poterlo battere al voto – ha detto il consigliere Giovanni Porcelli (Campania Libera) -. Ho vissuto tutta la filiera istituzionale ricoprendo incarichi istituzionali negli enti locali e nelle altre istituzioni, in questi dieci anni di governo regionale abbiamo fatto un lavoro enorme che merita di proseguire e, per questo, pensiamo che la maggioranza dei campani sia con lui, come dimostrato dalla mobilitazione popolare attuata sul referendum abrogativo dell’autonomia differenziata”.   

“Ho ammirato il Presidente De Luca che nel 2016 si è schierato contro il proprio partito per il proprio territorio, ma, nel governo della Regione, egli non si è dimostrato lo ‘statista’ necessario per la Campania con la conseguenza che tutti i settori della vita dei cittadini sono in ginocchio”, ha detto nel suo intervento Francesco Cascone (FI).

“La mozione è superata – ha sottolineato il capogruppo del gruppo misto Corrado Matera – da quando il 5 novembre scorso il Consiglio ha approvato la legge sul terzo mandato e ha espresso una posizione politica forte a sostegno del Presidente De Luca”.

Diversificate, ovviamente le motivazioni a favore o contro dei vari gruppi consiliari.

“Il Movimento 5 Stelle – per esempio, hanno detto Michele Cammarano e Gennaro Saiello – ha votato con convinzione la sfiducia al presidente De Luca ma per ragioni completamente diverse da quelle del centrodestra. La mozione presentata dall’altra opposizione si limitava a evidenziare i problemi interni al Partito Democratico invece di focalizzarsi sui reali bisogni dei cittadini, a cui poco o niente interessa dei battibecchi interni ai partiti. Noi riteniamo che ci siano altre questioni, ben più importanti per sfiduciare il Governatore, che si basano sui fallimenti dell’amministrazione regionale”.

Un giudizio duro, che ha proseguito: “Per questa ragione avevamo presentato un emendamento che sostituiva le premesse della mozione del centrodestra conservando il fine ultimo della sfiducia. Abbiamo una sanità in perenne emergenza, con un’aspettativa di vita sensibilmente inferiore rispetto alla media nazionale. La Campania è tra le prime dieci Regioni in Europa con la quota più alta di persone a rischio povertà ed esclusione sociale e la terza Regione d’Italia per consumo di suolo. Abbiamo il peggior servizio di trasporto pubblico di tutto il Paese e il tasso di deprivazione abitativa più alto. Sono queste le motivazioni che avrebbero dovuto spingere l’Aula a votare la sfiducia al Governatore”.

Nel dibattito sono intervenuti i rappresentanti di tutti i gruppi politici, né sono mancate le valutazioni politiche dei responsabili di partito. Il parlamentare Giampiero Zinzi coordinatore della Lega Campania, infatti, a conclusione del dibattito ha aggiunto: “Il Pd sostiene ancora De Luca oppure no? Sinceramente facciamo fatica a comprendere questa sinistra intransigente e accomodante con il suo governatore a fasi alterne. Vorremmo che Schlein e compagni ci spiegassero una volta e per tutte se il Pd campano è quello che si smarca da De Luca, annunciando che non sarà il suo candidato alle prossime elezioni, o quello che lo salva in consiglio regionale respingendo la mozione di sfiducia al presidente, ancora per poco, della Campania. Quello a cui stiamo assistendo negli ultimi giorni è davvero imbarazzante e al limite del tragicomico, un teatro”.

Nella foto, un momento dei lavori con votazione per appello nominale