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Gratteri alla Commissione: “Perdo 7 magistrati, non garantisco gli ottimi risultati di quest’anno”

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NAPOLI – Sos organico del capo della procura partenopea Nicola Gratteri.

“Da quando mi sono insediato a Napoli, il 20 ottobre 2023 – ha detto il magistrato che ha partecipato alla seduta della commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali – grazie ad un lavoro che mi vede in ufficio dalle 8 del mattino alle 8 di sera, insieme ad un gruppo di colleghi bravi e motivati, si sono ridotti di 4.133 fascicoli le pendenze. Abbiamo ottenuto 1.800 ordinanze di custodia cautelare. Ora sono pendenti all’ufficio gip 1.400 richieste di custodia cautelari, 1.085 delle quali per indagini di mafia. Per gli arresti, l’84% degli arresti sono stati confermati dal Riesame. È vero, ci sono omicidi di giorno a Napoli, ma grazie ad un sistema di telecamere ancora non sufficiente, più della metà di questi casi sono stati risolti, con condanne o in fase di indagini preliminari. Questo, ma non ditelo al ministro Nordio, grazie anche a 684 intercettazioni in più”.
Gratteri ha lanciato un allarme: “Questi dati positivi l’anno prossimo non potrò darli. Il 29 novembre ho scritto al Csm evidenziando che a breve perderò sette magistrati. Ho parlato personalmente con alcuni componenti del Csm incontrati per caso, ho chiesto di essere sentito in commissione. Mi è stato detto che in tutta Italia è prevista una scopertura del 10%. Ma che ragionamenti sono? Napoli non può essere trattata come Macerata, Larino, Vasto. A Napoli c’è la terza guerra mondiale. Di cosa parliamo? Parlo con il sindaco Manfredi e il governatore De Luca per avere più telecamere. Il Csm aveva deciso di non mandare altri magistrati a Napoli, ora forse ne arriveranno tre a fronte dei sette che andranno via. Così non riusciremo a fornire gli stessi dati che ho dato oggi”.

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