Potranno piacere, potranno lasciare un po’ perplessi o far impazzire i più giovani: fatto sta che l’operazione di marketing della partnership tra lo stilista Marcelo Burlon e la SSC Napoli sa di geniale. Ci deve essere per forza un pizzico di follia sia nel presidente Aurelio De Laurentiis, in un anno così complesso, ad accettare il fascino innovativo di uno dei creative director più eclettici non solo d’Europa ma persino del Mondo.
Una fenice piumata come simbolo inconfondibile, colori scuri che si contrappongono a toni vivaci e forme geometriche: le sue collezioni sono imprevedibili, moderne, studiate nel minimo dettaglio, inglobando le richieste del pubblico più giovane e degli amanti dell’alta moda, nei capi più di tendenza e d’elite. Ma non chiamatelo soltanto “stilista”: amante della musica fino a rendersi protagonisti di numerosi dj set, imprenditore e socio della catena di ristoranti healty di Sferaebbasta ed Andrea Petagna, amante dei viaggi e della cultura, originario della Patagonia ma milanese d’adozione, non basterebbe un taccuino intero per raccontarne il curriculum.
Insomma, un classe 1970 che il mondo lo conosce bene, così come le sue tendenze, anche nel mondo dello stile. Ed il presidentissimo azzurro De Laurentiis ne ha colto ogni potenzialità, per una sinergia innovativa e coraggiosa. Sì, coraggiosa, perchè Napoli è spesso inguaribilmente tradizionalista e guai anche soltanto a rendere una maglia azzurra di un blu più intenso. Questa volta però, i tifosi si sono divisi a metà, come spesso accade: chi ha compreso l’enorme cassa di risonanza dell’operazione ed a chi invece, la fenice azzurra proprio non va giù. Eppure, nelle prime ore di vita della collezione Burlon, si è già registrato l’e-shop del Napoli in tilt (tutt’ora ndr) e buona parte dei capi già sold out. Per non parlare dei vip che si sono già immortalati con la bellissima maglia: da Taylor Mega a Guè Pequeno, fino proprio allo stesso Burlon: tutti pazzi per la fenice azzurra, anche se il ciucco probabilmente, un po’ geloso lo sarà.