Secondo giorno di Consultazioni al Quirinale questa volta con i rappresentanti dei partiti ma un nuovo colpo di scena ha caratterizzato la mattinata. Il nuovo gruppo degli Europeisti costituitosi ieri in Senato, punto di riferimento per chi dall’opposizione volesse andare a sostenere il Governo, perde già un pezzo. Si tratta del senatore di Forza Italia Luigi Vitali, che ieri sera aveva annunciato la sua adesione al neo partito, ritirandola poi stamane.
Nelle prime ore della mattina chiarisce che non darà “nessun appoggio politico” al governo. Dice di aver avuto con il presidente del Consiglio dimissionario un’interlocuzione esclusivamente su “una riforma complessiva della giustizia” e di voler dare il suo appoggio per “un ritorno allo stato di diritto e di garanzie nel processo”. Non sarebbero però giunte rassicurazioni a sufficienza sul punto da Palazzo Chigi. Lo stesso Berlusconi si è speso nella notte per convincere il senatore pugliese a desistere dal passaggio con Conte. Decisiva la rassicurazione fornita dal Cav, ma evidente anche dal quadro politico generale, per cui anche senza Conte si troverà una soluzione per evitare il voto anticipato.
Con il gruppo degli “Europeisti” fermo a 10 senatori la strada del Conte-ter si fa ardua. Tutti e 10 i componenti del gruppo, inoltre, hanno già votato la fiducia a Conte lo scorso 19 gennaio: per il momento, quindi, non portano “numeri” in più. Proprio il nuovo gruppo chiuderà la mattinata di consultazioni al Colle.