“In Italia abbiamo 3882 musei, 630 monumenti, 327 aree archeologiche, 69 ecomusei. Poi abbiamo i Parchi Nazionali, i Parchi Regionali. Quanti di questi siti sono accessibili alle persone con disabilità? Sono tutti pienamente accessibili? La cultura in Italia è accessibile alle persone con disabilità? Non alludo ovviamente solo alle famose barriere architettoniche ma soprattutto alla creazione di progetti, di una programmazione aperta a tutti. Dobbiamo lavorare in questa direzione: rendere la cultura e il patrimonio culturale accessibili a tutti”. Lo ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia, in occasione della Giornata Internazionale per le persone con disabilità. Far vedere a chi non può vedere, ascoltare a chi non può ascoltare, esserci a chi non può esserci.
“La tecnologia oggi può davvero aiutarci. Ad esempio MareNostrum che è la struttura marina di Archeoclub D’Italia, ha accompagnato gli ipovedenti sui fondali marini del Golfo di Napoli per far “vedere” il patrimonio archeologico sommerso attraverso il tatto. Credo che sia sempre più necessaria la formazione di figure specializzate in questi percorsi. Ad esempio – ha affermato Francesca Esposito, Responsabile Politiche Sociali di MareNostrum – dare la possibilità di ascolto a chi non può ascoltare mediante lo sviluppo di un linguaggio visivo. La cultura può e deve abbattere le barriere, dare la possibilità a tutti di conoscere per poi vivere meglio. Il discorso andrebbe allargato anche alla fruibilità del patrimonio ambientale. Quanti borghi sono accessibili alle persone con disabilità? Quante spiagge, in particolare del Sud sono accessibili alle persone con disabilità?”.