NAPOLI – Gianduiotti, Imperiali, Amori, Chicchi di caffè, Africanelle. Ma anche scorzette d’arancia intinte nel cacao fondente e poi le celebri cialde come wafer, noci e ghiande ripiene di golose creme.
Gay-Odin torna in Via Chiaia, al civico 237 e riapre, dopo un lungo intervento di restauro, il locale dove nel 1920 Isidoro Odin e Onorina Gay inaugurarono la loro prima cioccolateria.
“Questa riapertura – ha detto Sveva Maglietta, membro del CdA, incontrando i giornalisti nel locale – ha un valore particolarmente significativo, direi storico: si tratta del primo negozio Gay-Odin, allestito con tutte le stigliature d’epoca restaurate. È qui che Isidoro Odin, giovane cioccolatiere di Alba pieno di sogni, ha conquistato per la prima volta il palato dei napoletani con le sue originali creazioni ed è qui che noi, nel segno della tradizione, continueremo a portare avanti il nostro lavoro di artigiani del cioccolato”. Sottoposto al vincolo della Soprintendenza, il locale ha mantenuto intatte le sue peculiarità strutturali e artistiche, riuscendo a preservare l’inimitabile fascino Liberty che da sempre caratterizza l’immagine visiva della Gay-Odin.
Sono stati recuperati e restaurati anche il bancone e tutti gli arredi dell’epoca caratterizzati dal tipico elemento naturalistico e floreale dell’Art Nouveau con intarsi che rievocano bacche e fave di cacao, e impreziositi da finiture di pregio e da eleganti intarsi che riproducono le iniziali dei due giovani fondatori. Il locale di via Chiaia va ad aggiungersi alle altre sedi storiche della Gay-Odin, prima tra tutte la Fabbrica nel palazzo Liberty in vico Vetriera, riconosciuta Monumento Nazionale dal 1993.