SAN NICOLA LA STRADA – L’inchiesta della Procura nasce dalle indagini della Guardia di Finanza su due gare bandite dal Comune di San Nicola la Strada per il rifacimento di alcune strade del paese, via Turati, via XX settembre, via De Nicola, via dei Mille, via Patturelli, via Fuga, viale Lincoln e via Santissimi Cosma e Damiano e in particolare l’attenzione si focalizza su Giulio Biondi, responsabile dell’Area 3 del Comune.
Gli appalti se li aggiudicano la Digeco srl, di Gennaro Diana e Giancarlo Diana, e la D’Ambrosca costruzioni srl, di Aniello D’Ambrosca. Le Fiamme gialle rilevano evidenti difformità tra l’esecuzione dei lavori e le previsioni del capitolato d’appalto. E’ questo lo snodo dell’indagine che porta gli inquirenti ad intercettare le utenze di Giulio Biondi e di altri funzionari del comune sannicolese, indagini che tracimano anche sulla gestione degli affidamenti diretti del Comune capoluogo di provincia. Si scoprirà che il modus operandi è il medesimo. Emergono “le figure cardine” del sistema: Giuseppe Fazzone, che decide quali ditte invitare e quali dissuadere, e Francesco Cerreto, ritenuti un po’ intermediari e un po’ faccendieri. Il primo avrebbe avuto come punto di riferimento al Comune di San Nicola l’assessore Gaetano Mastroianni (indagato, ma non colpito da misura cautelare), al quale avrebbe promesso appoggio elettorale in cambio di appalti. Fazzone attraverso dei prestanome avrebbe ottenuto appalti e lavori da entrambe le amministrazioni comunali. Cerreto avrebbe avuto come interlocutori al Municipio di Caserta Francesco Biondi, già coinvolto nell’inchiesta di giugno in cui era stato arrestato e poi rimesso in libertà dal Riesame, che è il responsabile del settore programmazione Urbanistica e dei Lavori pubblici, e Michele Amato che è un collaboratore dell’area tecnica.
gmm