SANTA MARIA CAPUA VETERE (Giovanni Maria Mascia) – Nove sono le misure cautelari emesse dal gip Alessia Stadio all’esito delle indagini della Procura sugli appalti truccati nei Comuni di Caserta e di San Nicola La Strada.
Arresti domiciliari per il funzionario del Comune di Caserta Francesco Biondi, per Giuseppe Fazzone nelle duplici e conflittuali vesti di chi orienta le gare e di chi vi partecipa, per Michele Amato, Raffaele Antonucci e per Francesco Cerreto. Il gip ha disposto solo l’obbligo di firma per Giulio Biondi, Domenico Natale, Gianni Andrea Mingione e per Giuseppe Cerullo.
La dottoressa Stadio ha deciso all’esito delle indagini svolte dal sostituto procuratore Anna Ida Capone e degli interrogatori preventivi introdotti dalla recente legge Nordio. Tra gli indagati c’è chi ha scaricato le responsabilità su persone decedute e chi invece ha ammesso i reati, ma non l’esistenza di un’associazione, reato questo contestato dalla Procura insieme alla corruzione e alla turbata libertà degli incanti. I termini dell’operazione sono stati resi noti dal Procuratore capo Pier Paolo Bruni, dal procuratore aggiunto Carmine Renzulli, del comandante del nucleo investigativo il colonnello Manuel Scarso, dal ttenente colonnello del reparto operativo Melissa Sipala e dal tenente colonnello Gianluca Galiotta. L’indagine ha messo a nudo un modus operandi consolidato, l’esistenza di un cartello di imprese che partecipavano fittiziamente alle gare per l’assegnazione diretta di appalti, che poi si spartivano a turno, concordavano preventivamente le offerte. Nella gara che riguarda la manutenzione del verde pubblico a Caserta, l’appalto sarebbe stato illecitamente frazionato in quattro lotti per poter assegnare a più imprenditori i lavori. A margine della vicenda anche la presunta corruzione di Francesco Biondi che si sarebbe fatto ripulire da microspie gli uffici di piazza Vanvitelli dalla Consulstrategy, ditta alla quale avrebbe affidato i lavori per la valutazione di rischi elettromagnetici negli uffici comunali di Largo Sant’Agostino. Le gare in questione sono state bandite nel 2020.
