NAPOLI- La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto nove arresti per tre furti ed una rapina commessa da una banda guidata da Igor Zdravkovic 32 anni serbo, ma residente a Secondigliano come altri membri della gang.
Per la Procura è coinvolto nella violenta rapina ai danni del penalista casertano Vittorio Giaquinto, ma non si conosce ancora l’identità degli esecutori materiali. Sarebbe anche la mente dei tre furti contestati anche alla moglie Ilaria Somma 25 anni nata a Castel Volturno, ma residente a Secondigliano, considerata una specie di fac totum. Il compito di individuare le case da derubare era affidato a Ciro Cappiello, detto anche ‘Peppe’ e ‘Cicciotto’, 52 anni di Melito, che aveva anche la funzione di reperire gli uomini e di fornire le auto rubate e i cellulari per i furti. Gli esecutori materiali dei furti sarebbero Novica Djuric 45 anni serbo, residente a Secondigliano; Davide Lazic 28 anni nato ad Agrigento e residente a Scampia, Vincenzo Palumbo 34 anni di Melito, Franko Milanovic, detto ‘Valentino’, 44 anni nato a Torino e residente a Campo via Cupa a Napoli; e Ricardo Zdravkovic 31 anni nato a Catania e residente nella Vela rossa a Scampia. L’unico a cui viene contestata la rapina all’avvocato Giaquinto è il capo Igor Zdravkovic, mente a tutti gli altri viene attribuito il reato di associazione a delinquere finalizzata ai furti. Vittime D. S. di Lauro in provincia di Avellino, derubata il 16 dicembre dell’anno scorso, lo stesso giorno i ladri avrebbero colpito anche l’abitazione di C. D’A. ad Avellino. Il 10 gennaio successivo avrebbero tentato di svuotare l’abitazione a Napoli di G. D.N.. Portavano via denaro e gioielli. Giovedì prossimo sono stati fissati gli interrogatori preventivi davanti al gip Daniela Vecchiarelli per Lazic, Palumbo, Milanovic, per Ricardo Zdravkovic e per Domenico Longobardi, 20 anni di Villaricca, che risponde solo di un tentato furto ed è l’unico per il quale sono stati chiesti i domiciliari. La competenza territoriale è del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in quanto il reato più grave è avvenuto a Caserta nell’abitazione dell’avvocato Giaquinto, anche se al momento c’è un solo indagato.
gmm