MARCIANISE – Dopo la latitanza di Antonio Delli Paoli durata oltre due settimane, conseguente all’evasione durante un permesso premio concesso a Natale per motivi familiari, e dopo l’arresto avvenuto a Strasburgo davanti al Parlamento europeo, la Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha aperto un fascicolo contro ignoti per favoreggiamento. L’obiettivo dell’ufficio della Dda di Napoli, coordinato dal procuratore Michele Del Prete, è scoprire se ci sono stati dei complici che l’hanno aiutato a varcare il confine senza essere individuato.
L’uomo, stando alle prime notizie, è stato individuato mentre era tra un folto gruppo di agricoltori che stavano manifestando nei pressi del Parlamento europeo: secondo quanto si apprende sarebbe stato fermato durante un tentativo di accesso al palazzo. Il 75enne, che si è sempre professato innocente, aveva presentato, anche contro il parere dei suoi legali, delle istanze di revisione che gli erano state tutte rigettate. Il permesso premio, che gli era già stato concesso più volte malgrado il parere negativo e non vincolante della Dda e della Dna, era di quattro giorni, ma dopo essersi allontanato dal carcere di Carinola, nel Casertano, dove era detenuto, non vi ha fatto più ritorno. Le ricerche erano in corso e ieri è giunta in Italia la segnalazione della polizia francese che ha subito innescato l’emissione del mandato di arresto europeo. Da qualche anno era stato declassificato per buona condotta e, quindi, non era più detenuto nel reparto di Alta Sicurezza. Lo stato di evaso di Delli Paoli, difeso dagli avvocati Domenico Antonucci e Loredana De Risi, è emerso quando le forze dell’ordine transalpine hanno eseguito i controlli sulla sua identità.