NAPOLI – Intercettazioni inutilizzabili per il tiibunale del Riesame di Milano, cadono così le accuse per la cosiddetta truffa carosello che sarebbe servita a finanziare camorra e mafia.
Il tribunale della Libertà meneghino, competente per giurisdizione, ha ritenuto fondate le eccezioni difensive ed ha annullato 34 ordinanze cautelari in carcere più altre nove ai domiciliari. Tra gli indagati scarcerati Luigi Oliva, Simone Liparulo, Cosimo Marullo, Gennaro Marullo, Massimo Noviello, Giovanni Nuvoletta, e Vittorio Felaco, difesi dagli avvocati Vincenzo Maiello, Luigi Senese, Andrea Di Lorenzo, Francesca Morra, Onofrio Fioretto, Giuseppe Scafuro e Luca Gilli. Le indagini della Dda di Milano hanno riguardato le forti connessione con la camorra campana e la mafia siciliana ed hanno riguardato centocinquata persone, alle quali sono stati contestati a vario titolo i reati di associazione a delinquere finalizzata alle cosiddette frodi carosello e ad altri reati tributari che avrebbero dovuto finanziare la criminalità organizzata su tutto il territorio mazionale ed anche in alcuni paesi esteri, una frode stimata dagli inquirenti in oltre cinquecento milioni di euro che ha investito anche la Procura europea che ha ipotizzato il collegamento con la criminalità organizzata.
