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Fi e Pd in coro dalla Campania al Veneto: “No al terzo mandato”

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NAPOLI – Questa volta Forza Italia e Partito democratico sono d’accordo: no al terzo mandato per i governatori Vincenzo De Luca e Luca Zaia. Stamattina, nel corso della conferenza stampa, la premier Meloni ha annunciato che il governo impugnerà la legge.

“Le posizioni espresse da Giorgia Meloni e Antonio Tajani sull’impugnativa della legge regionale campana sono chiare e segnano un punto importante per il centrodestra. Spiace constatare che qualcuno in consiglio dei ministri non sia d’accordo (la Lega, ndr), ma non si possono punire i cittadini campani per difendere i capricci del Nord”.

Francesco Maria Rubano, parlamentare di Forza Italia, è chiaro: la Lega spinge per il terzo mandato del presidente della Regione Veneto Zaia ma, ovviamente, in tal modo fa il gioco di De Luca in Campania che scalpita per la terza candidatura a governatore.
“Le ragioni del Sud vengono prima, e oggi, nel Consiglio dei Ministri, ci aspettiamo parole inequivocabili che confermino questa linea – sottolinea – .Il nostro impegno è andare avanti con più slancio, consapevoli che le posizioni sono ormai definite: Forza Italia sarà sempre in prima linea per tutelare i diritti dei cittadini del Sud e dell’intera nazione”.

D’accordo con Rubato anche il senatore Andrea Martella, leader regionale del Pd in Veneto. “La decisione del Governo di impugnare la legge campana che consentirebbe a De Luca di correre per un terzo mandato è un passo che mette definitivamente fine anche a qualsiasi ipotesi di ulteriori mandati per Zaia in Veneto”, spiega il senatore.
“Lo sosteniamo da tempo – prosegue Martella – in Veneto è finito un ciclo politico. E non troppo presto, visto che il centrodestra governa ininterrottamente da 30 anni e Zaia è al vertice della Regione da ben 15. È stucchevole e anche un po’ infantile il tentativo disperato della Lega veneta di aggrapparsi all’idea di avere lo stesso leader per sempre. Ed è un po’ malinconico quest’ultimo atto del presidente della Regione che, anziché arrendersi all’inesorabilità della legge e delle regole democratiche, preferisce fantasticare un’improbabile asse tra Venezia e Napoli, appeso alla speranza che la Consulta possa invalidare la legge sui limiti dei mandati”.

“Il limite dei mandati non è antidemocratico, è norma presente in molti Paesi democratici avanzati. Chi ricopre un ruolo esecutivo molto forte, come un governatore, rischia di costruire sistemi di potere che soffocano il ricambio e l’innovazione politica. Non è un caso – osserva – che una regola simile sia applicata negli Stati Uniti e in altre democrazie consolidate. Il ricambio non è solo sano, ma necessario: dopo 15 anni consecutivi al governo della Regione, ciò che Zaia poteva dare ed esprimere è stato dato ed espresso”. “E non è un fatto di parte: noi Democratici siamo contrari alla legge campana, pur riguardando un governatore del PD come De Luca. È una norma di buon senso, che fa bene alla politica, che sia al governo la destra o la sinistra. Per una ragione semplice: il mondo cambia, così come cambiano le richieste e le esigenze dei cittadini. Per affrontare queste nuove sfide – conclude Martella – servono nuovi interpreti, capaci di una visione coraggiosa e ambiziosa”.

Intanto, appena ascoltate le parole di Giorgia Meloni, Vincenzo De Luca ha convocato per domani alle 11 una conferenza stampa nella sala “De Sanctis” di Palazzo Santa Lucia.
Non sono stati resi noti i temi della conferenza, ma è verosimile che al centro ci sarà la decisione del Governo di impugnare la legge della Campania. (Nelle foto, da sinistra: Francesco Maria Rubano e Andrea Martella)

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