L’indagine delle presunte tangenti in cambio di servizi da prestare al Comune di Foggia, è stata guidata la Guardia di finanza. Disposto il fermo e posto ai domiciliari quattro persone, tra cui un consigliere.
Risulta tra gli indagati anche un funzionario del Comune di Foggia e un imprenditore. Dovranno rispondere dell’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità, relativamente ad una presunta tangente di 35mila euro pagata in tre tanche, dal 2018 al 2019, dal rappresentante legale di una ditta di Campobasso che opera nel settore informatico. La presunta tangente sarebbe stata versata per ottenere il pagamento di tre fatture emesse dalla società nei confronti del Comune. A quanto si apprende, la ditta di Campobasso si sarebbe aggiudicata a marzo 2017 un appalto annuale, poi prorogato per 18 mesi, del valore di 370mila euro per archiviare dati informatici del Comune. Il 66enne Bruno Longo, consigliere della maggioranza di centrodestra al Comune di Foggia, è tra le quattro persone arrestate e poste di domiciliari nell’ambito dell’indagine della Gdf per una presunta tangente da 35mila euro pagata da un imprenditore per ottenere il pagamento di alcune fatture dal Comune. Segue Antonio Apicella, 70 anni, medico in pensione; Luigi Panniello, 57 anni, imprenditore che opera nel settore informatico in Molise; e Antonio Parente, addetto al servizio informatico al Comune di Foggia.