I Carabinieri della Stazione di San Casciano in Val di Pesa in provincia di Firenze, coadiuvati dal Nucleo Operativo e Radiomobile e dall’intero dispositivo di controllo del territorio della Compagnia di Scandicci, hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto a carico di quattro persone di origine romena (due uomini di 30 e 25 anni e due donne di 20 e 26 anni) ritenute responsabili, in concorso, di una serie di furti all’interno di esercizi commerciali avvenuti in varie parti del Chianti fiorentino.
Il gruppo criminale, caratterizzato da estrema mobilità e conoscenza del territorio, era solito muoversi a bordo di vettura con targa straniera e pianificare gli obiettivi da colpire. La scelta veniva orientata su grandi esercizi commerciali ove l’obiettivo consisteva nell’asportare, durante l’orario di apertura, vari generi commerciali, con particolare predilezione per cosmetici e cancelleria.
I militari della Compagnia, sulla scorta delle varie segnalazioni ricevute dal territorio di competenza e da quelli limitrofi, hanno chiuso il cerchio delle attività di rintraccio localizzando la vettura e i quattro occupanti, nella zona centrale del comune di San Casciano ove i militari della locale Stazione provvedevano al controllo. La prima perquisizione veicolare e personale consentiva di rinvenire una notevole quantità di attrezzi idonei allo scasso nonché refurtiva per un valore di circa tremila euro in cosmetici riferita a furti avvenuti poco prima nel comune di Impruneta e il giorno prima in Barberino Tavarnelle.
Come riporta la nota stampa, gli elementi acquisiti fornivano ulteriori spunti investigativi che consentivano di localizzare – in un appartamento di Firenze preso in locazione da persona non coinvolta nelle indagini – la base operativa del gruppo. La conseguente perquisizione permetteva di rinvenire ulteriore refurtiva per un valore commerciale di circa 15mila euro.
I quattro soggetti, due dei quali beneficiari di reddito di cittadinanza, venivano sottoposti a fermo di indiziato di delitto, per furto e ricettazione, e associati alla casa circondariale di Sollicciano. Buona parte della refurtiva recuperata veniva restituita ai legittimi proprietari. Sul resto sono in corso ulteriori accertamenti tesi a verificarne la provenienza. Il provvedimento di fermo è stato convalidato in data odierna dal GIP del Tribunale di Firenze che ha disposto la misura dell’obbligo di dimora in Roma, città da cui i soggetti hanno dichiarato di provenire.