I Carabinieri della Compagnia di Firenze Oltrarno hanno dato esecuzione a tre misure cautelari emesse su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze, a carico di tre soggetti, ritenuti i responsabili della rapina commessa lo scorso 2 agosto presso l’ufficio postale di Bagno a Ripoli. La “banda”, composta da un soggetto di nazionalità albanese classe 92 e due italiani rispettivamente classe 76 e 80, secondo quanto ricostruito dai militari del Nucleo Operativo Oltrarno e della Stazione di Bagno a Ripoli, lo scorso 2 agosto si sarebbe recata presso l’ufficio postale di quel Comune, facendosi consegnare, dietro la minaccia dell’uso di un taglierino, la somma di circa 690 euro, per poi dileguarsi. Da quanto emerso dalle indagini due degli odierni arrestati avrebbero materialmente effettuato il “colpo” all’ufficio postale, mentre il terzo sarebbe rimasto a fare il palo nelle vicinanze, a bordo di un taxi, il cui autista era completamente ignaro di quanto stava accadendo.
Come riporta la nota stampa, terminata la rapina i due avrebbero raggiunto il terzo compagno e tutti insieme, mantenendo la calma e il rigoroso silenzio per non allarmare il titolare del taxi, facevano rientro a Firenze in zona Beccaria. Le indagini immediatamente promosse dai militari dell’Arma consentivano di identificare già nelle prime ore uno dei soggetti ritenuti responsabili, sfruttando anche le telecamere di video sorveglianza del Comune di Firenze, dopo aver accertato il taxi utilizzato e ricostruito il percorso fatto per allontanarsi da Bagno a Ripoli. Nei giorni successivi, a supporto della tesi già avanzata dai militari, il soggetto identificato veniva tratto in arresto in flagranza di reato assieme ad un complice dai Carabinieri della Compagnia di Bologna Borgo Panigale per una rapina perpetrata, con le stesse modalità, nel comune di Casalecchio di Reno. Partendo da questo evento i militari riuscivano ad acquisire elementi di reità a carico del secondo arrestato dai Carabinieri di Bologna, stesso complice utilizzato anche a Bagno a Ripoli. Gli interrogatori dei due soggetti permettevano infine di identificare, tramite alcune elementi forniti, il terzo soggetto ritenuto responsabile, che veniva tratto in arresto nel corso di una perquisizione eseguita dai Carabinieri di Bagno a Ripoli lo scorso 15 ottobre quando, entrati in casa per ricercare elementi utili per ricostruire le sue responsabilità in ordine alla rapina, i militari dell’Arma rinvenivano anche un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente.
Grazie a tutti gli elementi emersi nel corso delle indagini, la Procura di Firenze richiedeva al Tribunale l’emissione per tutti e tre di idonee misure cautelari, motivo per cui i Carabinieri hanno notificato, per due di loro presso il carcere di Bologna e per il terzo presso l’abitazione di Torino, dove si trovava agli arresti domiciliari, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nel corso dell’attività investigativa i Carabinieri della Compagnia Oltrarno, a supporto delle indagini già iniziate dai militari della Compagnia di Scandicci, raccoglievano elementi a carico del gruppo anche per la rapina perpetrata in data 29 luglio u.s. presso l’ufficio postale di Impruneta, dove i rapinatori, sempre minacciando i dipendenti con un taglierino, si sarebbero fatti consegnare la somma di 800 €. Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità delle persone destinatarie della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.