Sabato mattina la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Firenze, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano, nei confronti di un cittadino italiano, di origini straniere, di 47 anni.
Sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, secondo l’ipotesi d’accusa vagliata dal GIP, l’uomo è indagato insieme ad un suo coetaneo, al momento irreperibile sul territorio nazionale, per almeno due furti in appartamento messi a segno in città, in orario diurno, tra il gennaio e il febbraio di quest’anno.
Lo scorso 14 gennaio è stata svaligiata un’abitazione in zona Mantignano: i ladri, dopo aver forzato una finestra, hanno portato via oggetti preziosi e denaro contante per un valore intorno ai 2.500 euro. Il successivo 11 febbraio sono stati invece rubati da un appartamento in zona Isolotto, oggetti preziosi e denaro contante per un valore di circa 5.000 euro.
La Squadra Mobile di Firenze ha scoperto subito un importante denominatore comune ai due episodi: incrociando le immagini della videosorveglianza cittadina con alcune testimonianze raccolte sui luoghi dei delitti è infatti emerso che in entrambe le circostanze gli autori dei colpi si sarebbero allontanati a bordo del medesimo scooter.
Inoltre nell’ultimo furto, un residente aveva sorpreso due ladri all’opera nell’appartamento della vicina, nel quale si erano introdotti dopo aver forzato la porta d’ingresso. Secondo quanto ricostruito i due uomini, colti sul fatto, si sarebbero dati rapidamente alla fuga a bordo del ciclomotore, perdendo però per strada un casco e, cosa rivelatasi poi determinate nelle indagini, un cellulare.
Gli investigatori della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile hanno immediatamente accertato che sia lo scooter, sia la scheda telefonica del telefonino rinvenuto, erano riconducibili alla stessa persona collegata all’indagato rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile.
Gli inquirenti sono poi risaliti anche al presunto secondo uomo, gravemente indiziato per i due furti dei mesi scorsi.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità delle persone destinatarie della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.