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Ferraro via da 5 Stelle, l’opinione di attivisti e iscritti al movimento

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MADDALONI (Carlo Pace) – Sicuramente a Buompane, in seguito alle dimissioni dal Movimento 5 Stelle dell’avvocato Michele Ferraro, gli fischieranno le orecchie per tutte le volte che è stato chiamato in causa.

Dopo uno striminzito comunicato non ha più risposto alle tante sollecitazioni, pensava che potesse vivere di rendita, senza tener conto che oggi c’è la rete. La rete ti premia, ma ti condanna pure.
Buompane se potesse ritornare indietro, certamente non avrebbe denunciato ai probiviri l’avvocato Ferraro. L’avrebbe incontrato insieme alla base e la base poi avrebbe deciso il da farsi.
Tenendo presente che Ferraro è stato eletto e lui nominato dall’alto, stando alle nuove regole, Ferraro avrebbe dovuto passare per “la tagliola” della base, unica deputata alla scelta.
La “verità dei fatti” è ancora sconosciuta: possiamo fare delle supposizioni, ma la verità la conoscono in pochi. Noi possiamo solo raccogliere le testimonianze dei cittadini che abbiamo trovato in rete e le riportiamo. A voi il giudizio.
Giuseppe Morgillo
“Uno dei motivi per cui decisi di abbandonare il precedente Meet Up locale nel Dicembre 2019 è stato proprio il contrasto di idee politiche che avevo con Michele Ferraro. Non ero l’unico, ma per chi si dedica alla politica per interessi personali, questa situazione era tollerabile, entrando e uscendo dal Meet Up come se fosse un luogo di svago. Riconosco però a Ferraro, a differenza degli altri consiglieri comunali del M5S della Provincia di Caserta, una forte personalità in questi mesi, poiché non ha piegato la testa dinanzi ai Dirigenti e a un Parlamentare in particolare della Provincia di Caserta; ha risposto con fermezza a questo regime autoritario rafforzato da Giuseppe Conte. Condivido la sua linea; se tutti gli altri consiglieri comunali e una trentina di attivisti della Provincia avessero sostenuto questa posizione, forse si sarebbe potuto ottenere qualche cambiamento significativo”.
Giorgio Massaro
“Evaporazione del Movimento Cinque Stelle a Maddaloni. Non è nato il gruppo territoriale e ora lascia anche il consigliere comunale. In verità, Michele Ferraro, negli ultimi tempi, non ha mai avuto buoni rapporti con i vertici del movimentoi/partito. Anzi, è stato escluso anche in maniera clamorosa in alcune assemblee ufficiali. Era nell’aria. Il passaggio al gruppo misto è realtà. Il partito dei primi anni, quello di Antonio Del Monaco (fortemente calato nella realtà) e della militanza laica di tantissimi simpatizzanti non esiste più almeno a Maddaloni”.
Marco D’Angelo
“Quanto esposto dal Consigliere del Movimento 5 Stelle Avv.to Michele Ferraro trova in me ampia solidarietà. Mi permetto di precisare che la nascita del Movimento fu per me e credo per molti la voglia di tornare a fare politica nella speranza che il Movimento fosse realmente il cambiamento dando in modo democratico a tutti gli iscritti ed attivisti la libertà di parola e di pensiero, preciso inoltre che come iscritto al Movimento e non solo ma anche iscritto alla piattaforma Rosseau ho piu volte esposto qualche mio pensiero e con rammarico devo dire che mai ho avuto risposte. Questo a dimostrazione che quanto dichiarato dal Consigliere Ferraro e non solo è la sacrosanta verità ma il Movimento non è forse quello che si vuole fare credere. Come attivisti abbiamo più volte chiesto incontri con i responsabili sia Regionali che Provinciali, non abbiamo mai avuto risposta. Devo anche aggiungere che dopo indicazioni del consigliere Ferraro su chi votare alle Europee e cioè Danilo Della Valle, noi attivisti tutti abbiamo dato una mano a Della Valle ed abbiamo tentato anche con lui ad avere un incontro per poter chiarire e chiudere una faccenda del tutto assurda. Gli incontri da noi richiesti erano per capire il perché di un atteggiamento a mio modesto parere del tutto esagerato nei confronti del Consigliere Ferraro persona voluta da tutti gli attivisti perché qualificata. Difficile credere ma è quanto è accaduto, purtroppo non si può esprimere un parere una opinione un’idea su chi o su cosa si deve votare, questo viene purtroppo deciso dall’alto, quindi falso quando si dice che chiunque iscritto possa dare o esprimere un proprio parere. Credevo che il Movimento 5 Stelle fosse diverso dai Partiti Politici vecchio stampo. Mi permetto di aggiungere che dopo aver chiesto adesioni alla costituzione del gruppo territoriale e fornendo i nominativi delle persone che davano la loro adesione a tale gruppo all’ex Consigliere Tina Santo questo gruppo non veniva realizzato, cosa strana. Con mio rammarico devo dire che quanto sia accaduto a Maddaloni e credo non solo mi lascia esterrefatto , credo che in una democrazia si debba dare a chiunque la possibilità di difesa cosa che nei confronti di noi attivisti non è avvenuta chissà per la volontà di chi”. (Nelle foto Giuseppe Buompane, Giuseppe Morgillo, Giorgio Massara e Marco D’Angelo)

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