Ultimo weekend di novembre all’insegna dei controlli straordinari disposti dal Questore di Fermo con l’impiego di pattuglie appartenenti alla Questura di Fermo, al Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, con l’ausilio dei Vigili Urbani di Fermo, dei Vigili Urbani di Porto Sant’Elpidio, di un’unità cinofila del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e con il fattivo contributo del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara.
Come riporta la nota stampa, i suddetti controlli, finalizzati a garantire il mantenimento delle condizioni di legalità e sicurezza della popolazione residente con particolare attenzione al contrasto dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, della prostituzione, di abuso di bevande alcoliche e di prevenzione dei reati predatori, sono stati effettuati nei comuni di Fermo, con particolare attenzione al quartiere di Lido Tre Archi, di Porto San Giorgio e di Porto Sant’Elpidio. Al termine dei servizi sono state controllate 380 persone, oltre 220 veicoli, sono stati effettuati 22 posti di controllo e nelle stesse zone sono stati controllati 11 esercizi pubblici nonché elevate ben 30 sanzioni al Codice della Strada delle quali tre per guida in stato di ebrezza.
Nella circostanza, nel quartiere di Lido Tre Archi, particolare attenzione è stata riservata al fenomeno delle occupazioni abusive di immobili. Venivano infatti controllati tre appartamenti in via Marilungo: i primi due, entrambi abbandonati da molti anni dai rispettivi proprietari, dopo varie probabili occupazioni abusive, al momento del controllo, versavano in condizioni igienico-sanitarie molto critiche tanto da rendersi necessario l’intervento dell’ASUR al fine della verifica delle predette condizioni nonchè di una sanificazione di entrambi. Il terzo, di proprietà di uno straniero di nazionalità marocchina allontanatosi temporaneamente dall’Italia per tornare al proprio paese d’origine, ignorava il fatto che l’immobile, durante la sua assenza, fosse stato abusivamente occupato da un’altra famiglia.
Anche a Porto Sant’Elpidio, e precisamente in via Monte Bianco, la pattuglia accertava un altro caso di occupazione abusiva. Questa volta si trattava di un edificio posto su tre livelli, in stato di abbandono da alcuni anni. Ignoti, forzando la porta d’ingresso e le finestre si erano introdotti e, riattivando l’energia elettrica, lo occupavano abusivamente da tempo imprecisato. Anche qui si provvedeva a rintracciare la proprietaria per metterla al corrente di tutto.