Fece uccidere per sbaglio la figlia del giudice Lamberti, arrestato per droga Pignataro

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NOCERA INFERIORE – Torna in carcere Antonio Pignataro, 67 anni, condannato in passato a trent’anni di reclusione per per l’omicidio di Simonetta Lamberti, figlia del magistrato Alfonso Lamberti. I militari della Finanza di Napoli e Salerno gli hanno notificato una misura cautelare agli arresti domiciliari per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

L’arresto è frutto dall’accoglimento di un ricorso in Cassazione proposto dalla Procura di Catanzaro avverso l’annullamento disposto dal giudice del Riesame di una precedente misura cautelare adottata nei confronti di Pignataro, risultato appartenere a un’organizzazione criminale dedita al traffico di narcotici nei territori di Napoli, Salerno, Reggio Calabria e Scalea. Il capo di quell’associazione, Domenico Tamarisco, insieme con altri sette indagati, è stato già raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 7 luglio 2023 dal gip di Catanzaro, in sede di rinnovazione, per competenza territoriale, di un analogo provvedimento emessa dal gip di Salerno. Pignataro nel 2011 confessò di essere stato l’ideatore dell’attentato alla Fiat 127 per uccidere il magistrato, ma in cui invece morì la figlia Simonetta di 11 anni.