DAILY MAGAZINE

Fece uccidere l’uomo che violentò la figlia morta suicida, rinviato a giudizio Iorillo

in N-Style/News/Uncategorized by

FRASSO TELESINO – Rinviato a giudizio Lucio Iorillo, 65 anni, di Frasso Telesino, per l’omicidio di Giuseppe Matarazzo, il pastore 45enne assassinato a colpi di pistola la sera del 19 luglio 2018 davanti alla sua abitazione in contrada Selva.

Il giudice per l’udienza preliminare, Loredana Camerlengo, ha fissato per il 21 marzo il processo che verrà celebrato con il rito abbreviato. Iorillo, ex operaio, è accusato di essere il mandante del delitto, avvenuto poche settimane dopo che Matarazzo era stato scarcerato, dopo aver scontato una condanna a 11 anni e 6 mesi per lo stupro della figlia 15enne di Iorillo, che nel 2008 si tolse la vita. Secondo il pm Stefania Bianco, l’imputato avrebbe pagato 20mila euro ai presunti esecutori materiali, costruendosi un alibi per sviare le indagini. Matarazzo fu ucciso davanti casa sua da due killer in auto che lo fermarono con una scusa e gli spararono a bruciapelo 5 colpi di pistola. Le indagini hanno consentito di individuare in Giuseppe Massaro 60 anni di Sant’Agata dei Goti, ed in  Generoso Nasta, 35 anni, di San Felice a Cancello i due esecutori materiali dell’omicidio del pastore. Secondo gli inquirenti Massaro avrebbe fornito l’auto di sua proprietà e una pistola 3,57 magnum legalmente detenuta per compiere l’omicidio, mentre Nasta avrebbe guidato l’auto con a bordo l’esecutore materiale dell’omicidio, ancora a piede libero. Nasta e Massaro sono stati condannati all’ergastolo dalla corte di assise di Benevento, ma la sentenza è stata ribaltata dalla corte di assise di appello di Napoli che li ha assolti. Poi la Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza e si è in attesa del quarto processo.

Ultimi da...

Go to Top