NAPOLI – Dopo l’ammonizione della Curia Arcivescovile di Napoli a diffidare dei quattro falsi preti e a non partecipare alle loro funzioni, sarebbe emerso che i “sedicenti sacerdoti” aderirebbero ad un’altra Chiesa. Alcuni di essi si sarebbero dichiarati fedeli della “Prelatura Santissimi Pietro e Paolo” “Married Priest Now”.
Si tratterebbe di una associazione vicina all’arcivescovo zambiano Emmanuel Milingo, dimesso dallo stato clericale nel 2009. Rivendicherebbero l’appartenenza ad “una Chiesa Autonoma e indipendente”. Nei giorni scorsi si era espresso il Vicario generale monsignor Michele Autuoro che aveva parlato di illegittimo esercizio del Ministero sacro. I quattro “sedicenti” preti avrebbero agito nella zona del Vesuviano, tra Napoli e Torre Annunziata e Torre del Greco. Si farebbero chiamare, secondo la Curia di Napoli, impropriamente “padre” e “don”, comportandosi come sacerdoti a tutti gli effetti. Amministrando i sacramenti, ungendo gli infermi e assistendo i moribondi. Celebrando anche matrimoni e cerimonie funebri. Ma non sarebbero “sacerdoti della Chiesa cattolica legittimamente ordinati”. Sui social ci sarebbero anche immagini di matrimoni celebrati. Mentre i quattro sacerdoti e i loro seguaci rischiano la scomunica. Uno dei presunti falsi sacerdoti ha minacciato querela per diffamazione nei confronti della Curia di Napoli.