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Estorsione sulla vendita di un capannone, arresto annullato per il boss Ligato

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PIGNATARO MAGGIORE – Accusato di estorsione nella compravendita di un capannone a Sant’Andra del Pizzone, in località Torello, ai danni di Luigi Miraglia che vendeva la struttura e di Nicola D’Aniello che la doveva acquistare, il boss Pietro Ligato ha ottenuto l’annullamento della misura cautelare dal Tribunale della Libertà di Napoli.

Il capozona di Pignataro Maggiore, difeso dall’avvocato Carlo De Stavola, resta in carcere per altre vicende giudiziarie. L’ordinanza gli era stata notificata in carcere lo scorso 14 ottobre in una operazione che ha smantellato il clan Mezzero di Grazzanise. Ligato aveva chiesto una percentuale del 4% sulla transazione da 1 milione 50mila euro. L’estorsione era di 40mila euro e lui ne avrebbe trattenuti 20mila, il resto al clan Zagaria.

gmm

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