NAPOLI – Passano in giudicato le condanne agli esponenti del clan del Cavone. La Corte di Cassazione ieri ha rigettato i ricorsi presentati da Salvatore Cianciulli, Gianluca Testa, Salvatore Festa ed Emanuele Testa.
L’unica pena rideterminata è stata quella a carico dell’emergente ras Francesco Lepre, che ha ottenuto uno “sconto” di tre mesi. Erano accusati di una tentata estorsione da 30mila euro ai danni del titolare di un’agenzia di scommesse. Sono definitive le condanna e a sei anni e otto mesi per Salvatore Cianciulli e Gianluca Testa, a cinque anni a Salvatore Festa e Francesco Lepre, due anni e otto mesi ad Emanuele Testa. Il processo era nato in seguito alla denuncia del titolare dell’agenzia di scommessi costretto a pagare il pizzo dal 2010.