NAPOLI – È un operaio di Napoli di sessantadue anni una delle due vittime..Si chiamava Vincenzo Martinelli e guidava un’ autobotte quando c’è stata l’esplosione del deposito di stoccaggio carburanti dell’Eni a Calenzano, vicino Firenze.
Il bilancio è di due persone morte e altre tre disperse. Il corpo di una delle due vittime è stato identificato e, secondo quanto emerge, farebbe parte della lista delle persone che mancano all’appello: tutti operai che stavano guidando le autocisterne al momento della deflagrazione. Nella lista ci sono un operaio originario di Catania di 57 anni, l’operaio di Napoli, un operaio originario della provincia di Novara di 49 anni, un operaio 45enne nato in Germania ma di nazionalità italiana e un operaio di Matera, anch’egli 45 anni. A esplodere è stata una delle autobotti presso la pensilina di carico, nella zona dove viene caricato il carburante. Oltre ai 9 feriti accompagnati con le ambulanze presso gli ospedali della zona (dei quali due gravi), altre 17 persone si sono poi presentate in maniera autonoma in strutture ospedaliere per cure mediche in seguito all’esplosione, rende noto la Prefettura. Il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, ha intanto proclamato due giorni di lutto cittadino.