CASERTA – Gente che va, gente che viene. Cambi di casacca, salti della quaglia. E’ il cosiddetto trasformismo, comportamento discutibile di chi cambia fede politica, saltando quasi letteralmente da una poltrona a un’altra, spesso appoggiando un nuovo partito, con idee antitetiche a quello di partenza.
Ovviamente, tali passaggi si intensificano a ridosso delle competizioni elettorali ed in Campania, nel 2025, si voterà per il rinnovo del consiglio regionale. Di qui, un tourbillon di trattative dei partiti con i consiglieri uscenti ed il pressing di questi ultimi per riuscire ad ottenere una candidatura blindata.
Se nel centrosinistra tutto sembra girare attorno al governatore Vincenzo De Luca, forte del sì al cosiddetto terzo mandato, ma inviso al Partito democratico, nel centrodestra i tre maggiori partiti della coalizione sembrano, al momento, lavorare autonomamente ognuno per le proprie liste, senza avere ancora deciso chi sarà (e se ci sarà) il candidato unico alla presidenza della Regione Campania.
I leader regionali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, a caccia di candidati forti, sono in piena campagna acquisti, pronti ad accogliere i delusi di altri gruppi o schieramenti. Proprio in questa ottica, pare oramai cosa certa il passaggio di Massimo Grimaldi – oggi consigliere d’opposizione del gruppo Moderati e Riformisti – con la Lega del deputato casertano e coordinatore regionale del partito di Salvini, Gianpiero Zinzi. E’ a caccia di un posto in lista Grimaldi, anche perché la consulenza affidatagli lo scorso agosto dall’allora ministro Raffaele Fitto per i fondi Pnrr in Campania, potrebbe essere decaduta con l’uscita di Fitto dal Governo per la sua nomina a vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega alle Riforme e alla Coesione. Più volte dato vicino a Fratelli d’Italia, probabilmente Grimaldi ha maggiori spazi nella Lega che non nel partito della Meloni.
Tornando, invece, al candidato alla presidenza, il centrodestra appare alquanto spaccato. Da un lato Forza Italia potrebbe convergere sull’eurodeputato Fulvio Martusciello (a cui già Zinzi ha detto no quale candidato della coalizione), mentre Fratelli d’Italia, proprio nelle ultime ore, sembra deciso a sostenere la discesa in campo del vice ministro Edmondo Cirielli. (ri.spa.)