CASERTA – Forza Italia in piena campagna acquisti, propedeutica alla campagna elettorale per le Regionali del 2025. Domani mattina, al Royal hotel di via Vittorio Veneto, l’eurodeputato Fulvio Martusciello annuncerà i nomi di coloro che, aderendo alla causa azzurra, potrebbero entrare nella liste che il partito elaborerà per il rinnovo del consiglio regionale della Campania.
Con l’europarlamentare, segretario regionale di Fi, anche il coordinatore provinciale Giuseppe Guida (sindaco di Arienzo e consigliere provinciale) e la new entry Paolo Falco, avvocato penalista e figlio di Luigi Falco, per due volte consecutive sindaco di Caserta (dal ’97 al 2005, quando decadde dalla carica a seguito di una mozione di sfiducia). Aderirà al partito anche il secondo figlio dell’ex sindaco, Pietro Falco che lascia, dunque, la Lega.
Ma per tanti che entrano (da ieri vestono ufficialmente le casacche azzurre il sindaco di Maddaloni, Andrea De Filippo, gli assessori Antonio De Rosa, Caterina Ventrone, Claudio Marone e Francesco Capuozzo e i consiglieri Salvatore Liccardo, Salvatore Mataluna, Gaetano Nuzzo e Domenico Siviero), qualcuno ha deciso di lasciare il partito fondato da Silvio Berlusconi.
Lo ha fatto il segretario cittadino Donato Aspromonte, consigliere comunale di Caserta, che in una nota ha spiegato le ragioni della sua decisione.
“Ho sempre creduto e rispettato tutti nella mia vita, così mi è stato insegnato. Tuttavia, non è così per tutti: alcuni parlano di famiglia e di valori, ma non sanno neanche dove abitano i propri cari. Io ho dimostrato che una persona brava e onesta può essere eletta anche senza aver mai fatto parte del sistema. Mi sembra, però, che i partiti accolgano chiunque pur di perseguire i propri interessi personali. Io non vivo di politica, ma la porto avanti per pura passione, a differenza di chi fa razzia di incarichi e appalti. Ormai sembra che abbiano perso qualsiasi valore morale e non ci si vergogni neanche di fronte alle indagini o agli arresti avvenuti di recente – dichiara Aspromonte – Forza Italia, in provincia, ha dimostrato che basta conservare la poltrona: può allearsi con chiunque, dai moderati al Partito Democratico, escludendo la destra, oppure cercare voti solo per ambizione di potere, tesserando chiunque. I veri valori non ci sono più, come invece il buon Presidente Berlusconi aveva dimostrato fondando un partito basato proprio su questi principi. Io sono stato eletto con la Lega, ma in passato sono stato un grande sostenitore di Forza Italia, ed è stato questo il motivo per cui ho scelto di riportarla e rappresentarla. Tuttavia, oggi non ritrovo la serietà e l’integrità di quei valori. Ormai si parla di certi principi solo nelle chat e sulle locandine, ma nella realtà non ci sono”.