Legambiente e Anci scendono in campo per ristabilire le relazioni tra i piccoli cittadini, bambini e ragazzi, nello scambio tra pari e nel loro rapporto con gli spazi che tanto sono mancati duranti il lungo lockdown. E ripartono da luoghi pubblici, come parchi urbani, spiagge, aree verdi fabbriche” di benessere strategiche per un rilancio delle relazioni sociali.
Si chiama “EduCare”: comunità in gioco, nuove rotte di cittadinanza, progetto di Legambiente in partenariato con Anci Campania finanziato dal Dipartimento per le Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Una campagna lunga sei mesi che toccherà tanti comuni della Campania per costruire un nuovo modello di gestione che tenga dentro la necessità di una conversione ecologica e sociale delle città a partire dai dagli spazi all’aperto. I bambini e i ragazzi hanno avuto modo per un lungo periodo di “analizzare” gli spazi delle comunità da finestre e balconi. Durante il lockdown i piccoli hanno imparato ancor di più l’importanza del rispetto delle regole, di essere piccoli cittadini altruisti e responsabili, consapevoli di poter essere protagonisti di una nuova ripartenza.
Il progetto intende far emergere la forza dei comportamenti individuali (come dimostrato per arginare il COVID-19) e farla diventare “consapevolezza” per la comunità educante e traslare la necessità di adottare stili di vita sostenibili per combattere un’altra crisi globale, quella dei cambiamenti climatici. Le città sono i luoghi in cui il climate change si fa sentire fortemente. Ondate di calore, piogge incessanti, eventi estremi che hanno bisogno di trovarsi di fronte “Città resilienti”. Secondo uno studio pubblicato su Lancet “I bambini sono particolarmente vulnerabili in un clima che cambia e li rendono più sensibili alle malattie e agli inquinanti ambientali”.