Con la sua banda era soggiogato dalla bramosia di oro rosso, il prezioso metallo che gli avrebbe permesso di garantirsi un futuro lussuoso. E per raggiungere il suo obiettivo non si era fatto scrupoli nel rubare 50 vasi di rame da un cimitero, e persino le grondaie di alcune tombe di famiglia. In un’altra occasione aveva divelto con una sbarra il portone di una ditta per fare manbassa della matassa di rame custodita.
Il suo futuro, però, non è andato nella direzione sperata. Infatti sono scattate le condanne, ma ad un certo punto si sono perse le sue tracce, fino al giorno in cui, controllato da una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Aurisina, ha impedito la sua fuga dall’Italia. I militari hanno accertato che sul soggetto pendeva un mandato di cattura. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato quindi condotto presso il carcere del Coroneo. L’uomo, un cittadino romeno di 61 anni, dovrà scontare tre anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati.